Antonello Ledda ci lascia nel bel mezzo della sua passione sportiva: tristezza infinita
L’entusiasmo e l’emozione per una nuova avventura che inizia. Condivisa con i suoi amici di sempre, nonché concittadini macomeresi Maurizio Muzzu e Roberto Bosu. In più la solarità di Eleonora Trudu compagna di squadra da diversi anni. Antonello Ledda, 58 anni a novembre, non può chiedere di più dalla vigilia di questo esordio in D1 sul campo della Libertas Ping Pong Monterosello di Sassari.
Purtroppo un destino beffardo lo attende al varco. Non è soddisfatto della sua prima uscita stagionale e mentre si riposa e riflette su cosa non deve ripetere nei suoi incontri successivi, perde i sensi. I soccorsi arrivano tempestivamente, grazie ad un’ambulanza medicalizzata si fa il possibile per tenerlo in vita. La speranza si affievolisce sempre di più finché non arriva la tragica constatazione. Antonello è conosciutissimo nel mondo pongistico regionale, ci sono avversari che lo affrontano da una quarantina d’anni a questa parte, prima nel Macomer e poi nel Tennistavolo Norbello. La notizia si diffonde, tutti, affranti dal dolore, faticano a crederci. Il presidente Simone Carrucciu e il vice Tista Mele si mettono subito in viaggio per Sassari, non ci sono parole, ma tanti intimi sentieri. Se ne va un amico, un pezzo di storia del tennistavolo di centro Sardegna. Rende ancora più attoniti sapere che all’inizio dell’anno Antonello aveva perso la sorella Angela. La società di via Mele si stringe attorno alla famiglia e piange ricordando i tanti episodi sportivi vissuti con lui protagonista.