Comunicato stampa Tennistavolo Norbello N° 06 del 26-10-2015
MA CHE BRAVE QUESTE RAGAZZE!
L’altalena dei risultati fa scaturire un mix di umori contrastanti. Prima arriva la cocente delusione per la sconfitta romana da parte della maschile. Più tardi giunge notizia del primo successo delle norbellissime che espugnano il difficile campo di Novara con Jian Wei e Anna Farladanska sempre più convincenti in termini di sagacia tattica e preparazione atletica. Ora l’entourage giallo blu non vede l’ora di sostenere e portare al sorriso anche i due atleti russi Irina Bàghina e Artem Panchenko che stanno pagando più degli altri compagni l’esordio in questo campionato. Motivi di diversa specie minano la loro serenità ma il clima di ottimismo che si respira nel Guilcer dovrebbe rincuorarli: con i sacrifici la ruota girerà anche dalla loro parte. E la partita doppia di sabato prossimo nella Palestra di via Azuni fa proprio al caso loro.
Serie A1 Femminile – Girone Unico Nazionale |
Seconda giornata di andata – Sabato 24 Ottobre 2015
Sede di gioco: Novara |
A.S.D. G.S. G. Regaldi Novara | A.S.D. Tennistavolo Norbello |
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LE RIMONTE FANNO BALLARE IL CUORE
Stavolta le piccole imprese di Anna Farlandaska sono ancor più belle: in entrambe le gare che la vedono coinvolta, si ritrova a recuperare due set di svantaggio. La prima a metterle i bastoni tra le ruote è la pongista israeliana Dana Saporta, ormai una veterana in Italia. L’abilità dell’ucraina di stanza a Norbello è che mentre perde, studia le contromosse da adottare. E anche ad un passo dalla sconfitta, ritrova coraggio e smalto per accorciare le distanze ai vantaggi e risalire la china gradualmente, fino a trovare il top del gioco.
Prima del suo bis Irina Bàghina paradossalmente realizza più punti della Chieppa che però, dopo aver subito un pesante passivo nella prima frazione, riesce a spuntarla nelle successive tre, sempre di misura.
A infondere sicurezza e ottimismo alle compagne ci pensa una rinata Jian Wei. Dopo aver superato lo scoglio emotivo di Quartu, la sino – sarrabese si trasforma in un’efficiente macchina di neutralizzazione ad oltranza. Prima vittima delle sue doti difensive è la siciliana Ileana Irrera che praticamente non entra mai in partita. Nella sua seconda uscita quotidiana Irina vende cara la pelle e con appena un divario di sei punti, risulta comunque sconfitta in tre set da Saporta. Per fortuna le altre due sue compagne hanno il vento in poppa. L’altra gara di Anna è la fotocopia della prima: inizialmente patisce le offensive della Irrera, rischia il baratro, e poi la recupera e batte con parziali via, via più netti.
A Jian il compito di dare il colpo di grazia al team piemontese: le bastano tre set per sgominare la neo entrata Mosconi.
ANNA FARLANDASKA NON SI SCOMPONE
Alla nazionale ucraina non sono ancora sufficienti i successi inanellati per capire bene le dinamiche di questo campionato. Però Anna Farlandaska fa una considerazione ineccepibile: “A me non importa tanto la nazione in cui si svolge il campionato, quello che conta è il valore degli avversari che si incontrano. Ma se devo pronunciarmi sul livello finora percepito, dico che ancora non ci ho capito nulla perché appena quattro gare non sono sufficienti per quantificarlo.
Però puoi tracciare delle differenze di metodo con il campionato ucraino e quello austriaco..
La differenza principale è che in Ucraina non giochiamo solo una partita in un giorno o in una settimana. Tutte le squadre si radunano nella stessa città per quattro giorni e si sfidano tra loro. E questo accade per quattro volte all’anno. In Austria abbiamo giocato due volte l’anno con ogni squadra, e in ogni concentramento giocavamo tre partite. Un’altra differenza è data dalle sfide in doppio che in Italia non sono previste.
A Novara hai faticato un po’..
Sono state due partite difficili, perché le ragazze di Novara hanno un ottimo feeling e in ogni punto sbagliavano poco, rimettendo le palle sul tavolo.
Per Irina Bàghina era la prima volta con te..
Sì, ho finalmente incontrato Irina. Lei è una ragazza molto bella di carattere. Nonostante il risultato trovo che abbia giocato molto bene, e credo che alla prossima partita migliorerà notevolmente le sue performance.
Mentre Jian ..
Lei ha giocato davvero bene, credo molto meglio di me.
Dalla A1 maschile non sono arrivate belle notizie. Come stai trovando Artem?
Non ho visto la sua partita, ma penso che non abbia realizzato il 100% perché si è misurato con avversari molto forti. Sono convinta che affinerà il suo gioco per le prossime partite. Gli auguro di fare due punti nella prima gara casalinga di sabato.
Anche per te sarà la prima volta davanti al pubblico di Norbello
Cercherò di preparare la prossima gara nel miglior modo possibile.
Serie A1 Maschile – Girone Unico Nazionale |
Seconda giornata di andata – Sabato 24 Ottobre 2015 – Ore 15:00 Sede di gioco: Roma
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Cral Comune di Roma | A.S.D. Tennistavolo Norbello |
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IL BLACK OUT DI ARTEM NON CI VOLEVA
Le serenità di Artem Panchenko come termometro della situazione sul campo capitolino. È proprio il russo che rompe gli indugi e regala quello che rimarrà l’unico punto di marca gialloblu. Nella sfida con Di Fiore emergono le sue indiscusse qualità che lo vedono impeccabile nei servizi, indomabile nei rovesci e mai scontato nelle risposte. Quando Maxim Kuznetsov entra in campo la situazione è nuovamente di parità perché Max Mondello preferisce non rischiare i colpi per i suoi acciacchi al braccio. Tra il russo –guspinese e Pavan si innesca una contesa equilibrata e i primi due set vengono spartiti. Nella terza frazione Maxim si ritrova sul 9-9 con i servizi a favore. La ghiotta occasione non viene sfruttata a dovere e il padrone di casa trova le tattiche idonee per aggiudicarsi set e intera posta. A questo punto le certezze di Artem cominciano a vacillare perché sente il peso delle responsabilità che nel suo caso non porta niente di buono. Il vice campione italiano di prima categoria, Paolino Bisi, disputa la sua onesta partita mettendo in campo più palle possibili, ma il suo avversario sembra dimenticare da qualche parte della scatola cranica le sue celebrate qualità e paga pegno con una condotta troppo attendista, lasciando all’emiliano tutti e tre i set.
Diventa inutile la sfida successiva con un Kuznetsov che da buon professionista entra in campo ugualmente per vincere anche se il risultato è ormai compromesso. Nonostante le buone intenzioni, Di Fiore intasca il quarto punto per conto del Cral Roma.
LA DISAMINA DEI PROTAGONISTI
Massimiliano Mondello (allenatore Tennistavolo Norbello): “Purtroppo non è sufficiente far vedere un bel gioco, bisogna dargli continuità. Artem ogni tanto ha dei blocchi mentali, come è capitato nella gara contro Bisi dove praticamente è rimasto impassibile al gioco dell’avversario. Eppure prima del match pensavamo che avrebbe avuto vita facile. Non è stato così, secondo me perché sente maggiore responsabilità dal fatto che stiamo giocando con me in non perfette condizioni fisiche. E dopo che Maxim ne è uscito sconfitto con Pavan le sue “difese immunitarie” sono calate improvvisamente. Spero che nelle prossime gare acquisisca maggiore consapevolezza e si comporti da autentico numero 1; deve entrare in campo per vincere senza badare ad altro. Ha 29 anni, l’età giusta per dimostrare che è un leader in tutti i sensi.
Maxim Kuznetsov: “La gara è stata molto dura, lo stato fisico precario di Mondello ci porta a non dover sbagliare niente, bandendo gli errori gratuiti, ma non sempre si riesce. Dal canto mio, nella prestazione che mi ha visto oppormi a Pavan, ammetto di aver sbagliato tutto in determinati frangenti decisivi e li ho pagati a caro prezzo. Però analizzando complessivamente l’andamento della gara penso che il giocatore del Cral abbia vinto grazie ai suoi meriti e non per effetto delle mie imprecisioni. Non penso di aver giocato troppo male, però rimane il rammarico che qualcosina in più si poteva fare.
Sul mio compagno Artem penso semplicemente che si debba ambientare al nostro campionato, per il resto credo di conoscerlo ormai abbastanza bene e di ritenere che il suo livello di gioco sia sufficientemente alto rispetto alla media generale della A1 maschile. Opponendosi a Bisi ha avuto a che fare con un mancino, cosa alla quale non è abituato. E poi incide anche la formula differente di campionato: in Russia disputano sei partite concentrate in tre giorni. Insomma secondo me ancora non è entrato in sintonia con le nostre consuetudini. E poi credo che non sia psicologicamente fruttuoso entrare in campo con l’obbligo di vincere. Quest’anno sarà un campionato molto equilibrato, noi ormai siamo rassegnati a lottare per la salvezza. E il calendario, tutto sommato, un po’ ci agevola perché le prime quattro gare le giocheremo contro squadre molto competitive, mentre le successive saranno quelle indispensabili per ottenere punti salvezza e soprattutto le affronteremo a pieno organico. Se poi riuscissimo a strappare punti insperati alla vigilia non sarebbe male”.
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