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Piovono medaglie, oro e bronzo di Veronica, bronzi di Marco e Marialucia. Omaggi sentiti anche all’ex Giulia

Altri ori, altri bronzi e il medagliere improvvisamente si impingua. Non è solo un semplice atto di gentilezza cominciare la nuova rassegna metallica giallo blu con il duo Veronica Mosconi/Giulia Cavalli. La prima fa parte della scuderia da pochi mesi, la seconda una ex che per cause di forza maggiore ha dovuto sostituire la casacca guilcerina con quella bagnolese. Già in passato avevano unito le forze perché la sintonia era perfetta. Ci hanno riprovato a Cagliari regalando il titolo di doppio femminile Seconda categoria ad un giulivo presidente Simone Carrucciu.

Andando a ritroso Veronica da Novara aveva già familiarizzato col podio assieme al suo compagno di squadra Marco Antonio Cappuccio, grazie al bronzo conquistato nel doppio misto Seconda categoria, dopo l’eliminazione al quinto set da parte del tandem Vallino Costassa/Roncallo che poi si è aggiudicato il podio più alto.

Il presidente Carrucciu posa con Mosconi, Cavalli e il tecnico Colucci (Nonsolofoto Cagliari)

Dopo l’oro nel doppio femminile di terza categoria condiviso con Ana Bržan, Marialucia Di Meo sbalordisce soprattutto sé stessa perché si ritrova con un bronzo attorno al collo: la sua ascesa è stata interrotta in semifinale dalla futura vincitrice Margherita Cerritelli.

Nella stessa gara Bržan viene eliminata agli ottavi ed Eleonora Trudu, pur combattendo col cuor di leonessa, si deve accontentare della fase a gironi.

Nel doppio maschile Seconda categoria Marco Antonio Cappuccio condivide l’esperienza con Marco Poma del Tennistavolo Sassari ma vengono sconfitti ai quarti dal duo Paolo Bisi/Lorenzo Ragni (quest’ultimo ex Tennistavolo Norbello) che poi festeggeranno la vittoria.

Di Meo bronzo nel singolo femminile Terza categoria (Nonsolofoto Cagliari)
Marialucia Di Meo (Nonsolofoto Cagliari)

Nel doppio misto Eleonora Trudu gareggia con Gabriele Cirillo (TT Avellino) e superano un turno, Ana Bržan condivide la competizione con Davide Castracane (TT Firenze) ma si fermano agli ottavi. Fa meglio di loro Marialucia Di Meo che con Giovanni Novi (PG Frassati) giungono fino ai quarti.

“Vado fiero delle prestazioni di Veronica e Giulia, sono delle brave giocatrici che hanno dato tanto al Tennistavolo Norbello – rammenta il presidente Simone Carrucciu – e credo che questo titolo se lo meritino alla grande. Complimenti anche a Marialucia Di Meo e a Marco Antonio Cappuccio che contribuiscono attivamente alla crescita del nostro bottino e a tutti gli altri nostri atleti e tecnici che tanto stanno dando alla causa. Spero che da qui a sabato ci vengano riservate altre sorprese”.

Al centro il presidente Carrucciu con Mosconi e Cappuccio (Nonsolofoto Cagliari)

LE VIBRAZIONI DI VERONICA E GIULIA

Le protagoniste del doppio vincente si esprimono così: “Sono felicissima di averlo vinto con Giulia che si è emozionata un sacco per il primo titolo vinto da quando è diventata mamma – sottolinea Veronica Mosconi – ma ci tenevamo entrambe. Sinceramente mi aspettavo una semifinale più facile; contro Armanini/Wang Xuelan eravamo 1-0 per noi e nel secondo set perdevamo 10-2. Alla fine l’abbiamo vinto, ma secondo me abbiamo rischiato più in quella partita che nella finale giocata contro Criscione/Le Thi Hong, vinta ugualmente al quarto parziale. Complessivamente abbiamo giocato bene entrambe, siamo in perfetta sintonia, vediamo come andrà l’assoluto e spero di brillare nel singolo”.

Il duo d’oro MosconiCavalli (Nonsolofoto Cagliari)
Il doppio misto CappuccioMosconi (Nonsolofoto Cagliari)

Giulia Cavalli vanta un bel palmares, con tanti titoli italiani collezionati nel doppio ma questo per lei ha una connotazione particolare: “E’ il mio primo scudetto da mamma – dichiara – e con tutte le difficoltà che questo comporta. Inoltre il Tennistavolo Norbello è per me una seconda famiglia e vincerlo con Veronica, in Sardegna, con il tecnico Domenico Colucci e Simone che ci ha premiato è stato tutto molto emozionante. La felicità è immensa ci tenevamo tantissimo a questo doppio, ma non è mai scontato riuscire a vincerlo. Sapevamo di costituire un buon doppio, già dal 2018 quando arrivammo seconde agli assoluti di Bolzano.