Suvvia, si tratterebbe solo di una innocua retrocessione… ma mancano ancora tre giornate
COMUNICATO STAMPA N° 33 del 25 febbraio 2019
LA RESA PREMATURA NON ESISTE!
Ci saranno tempi migliori, come sempre. E anche se la A1 maschile è con una gamba in serie A2 la dirigenza non transige. Massimo impegno sino all’ultimo perché l’esperienza insegna che i colpi di scena sono all’ordine del giorno e non bisogna trovarsi impreparati. Il collettivo ha dovuto fare a meno di Catalin Negrila perché il giorno prima della sfida è diventato papà per la prima volta di una splendida fanciulla di nome Greta. “Faccio i miei più cari auguri a Catalin – rimarca il presidente Simone Carrucciu – peccato che dopo questa lieta notizia i nostri ragazzi non siano riusciti a fargli un bel regalo. La situazione non ci aiuta a vedere le cose a tinte colorate ma allo stesso tempo tiriamo dritti pensando che anche dalle brutte sconfitte possano maturare belle intenzioni per il futuro. Con i dirigenti continueremo a spronare i giocatori ricordando che gli allenamenti sono essenziali per fare bella figura, tutto il resto può contare fino ad un certo punto. Noi non ci sentiamo ancora sconfitti”.
Nel team del Guilcer piace davvero poco crogiolarsi nello sconforto anche quando non ci sono alternative: in effetti sentono profumo intenso di retrocessione anche la C1 e la C2, ma vent’anni di attività poco evanescente testimoniano che a tutto, prima o poi, si porrà rimedio.
OMOTAYO OLAJIDE FIRMA L’UNICO PUNTO DEI PADRONI DI CASA
Il sorteggio non dispiace agli atleti locali anche se al di là delle transenne qualcuno storce il naso, specie dopo che il patatrac si manifesta in tutto il suo candore. Effettivamente ha suscitato un minimo di perplessità la decisione del greco – romeno Ntaniel Tsiokas di voler incontrare a tutti i costi il fortissimo ucraino Zhmudenko. La partita offre tanti spunti godibili con due espressioni sopraffine del pongismo europeo, ma il portacolori di casa pur perdendo tutti e tre i parziali con scarti limitati, in realtà ha sempre inseguito l’avversario di 18 anni più giovane.
Cala una cappa di tristezza in una palestra di via Azuni meno popolata del solito per via di un vento imbizzarrito e un sabato carnevalesco molto sentito dalla popolazione locale.
Omotayo cerca di risollevare gli umori e ci riesce dominando in lungo e in largo Garello che solo nel primo parziale si rende protagonista di una rimonta, poi vanificata dalla resurrezione nigeriana.
Anche Maxim Kuznetsov sembra interpretare al meglio la sua personale sfida con il giovane Pinto. Già ci si sfrega le mani quando nel primo parziale il russo – guspinese conduce per 10-4, ma incredibilmente va in trance dove collaborano con pari percentuali sia gli errori locali, sia le magnifiche intuizioni piemontesi. Nel secondo parziale si assiste al prosieguo dello stato totale di inadeguatezza e l’ospite ringrazia e incassa. Kuznetsov poi accorcia le distanze ma è solo uno zuccherino prima che il pongista verzuolese si aggiudichi parziale e incontro.
Omotayo Olajide deve inchinarsi ugualmente alla impressionate superiorità di Zhmudenko che gli concede il secondo sei ai vantaggi ma per il resto la gara è a senso unico.
Infine riappare di nuovo in campo uno Tsiokas particolarmente provato che non riesce a divincolarsi davanti alla condotta imperturbabile di Pinto che in tre set regala la salvezza al suo team.
PARLANO FRANCO ESPOSITO E MAXIM KUZNETSOV
Franco Esposito (allenatore Tennistavolo Norbello Comuni del Guilcer): “I nostri avversari sono apparsi molto più forti di noi e purtroppo c’è stata poca battaglia. Il Verzuolo oltre ad avere esperienza ha dimostrato di essere molto più allenato; soprattutto Pinto si è rivelato un bel giocatore. In più c’è da dire che i nostri atleti sono scesi in campo particolarmente titubanti e non hanno dato il meglio. Tsiokas non me lo sarei mai aspettato così nervoso, contavo in un risultato positivo dove lui avrebbe dovuto dare la scossa al collettivo. La matematica non ci condanna, si possono fare ancora quattro punti, però bisognerà tenere sotto controllo anche la marcia degli altri”.
Maxim Kuznetsov: “Verzuolo è una buonissima squadra e lo sapevamo. Ma allo stesso tempo nutrivamo tante speranze di fare risultato. Zmudenko si conferma un ottimo giocatore, così come fu determinante all’andata, lo è stato anche sabato. Non ha mai sofferto nel gioco, a parte un set con Omotayo, ma il controllo della situazione è sempre stato suo, sia col mio compagno nigeriano, sia con Tsiokas: due vittorie ineccepibili. L’ago della bilancia si è spostato verso Verzuolo grazie ai due successi personali di Pinto. Per me è stato un duro colpo non aver chiuso il primo set e infatti nel prosieguo l’agonia continua, fino a quando non ho reagito nel terzo, però è finita lì perché poi sono partito molto male nel quarto. La mia è stata una sconfitta meritata perché non posso permettermi di farmi recuperare sei punti di fila. Ntaniel si è presentato in Sardegna molto nervoso e a mio avviso con minore convinzione rispetto alle convincenti gare del girone di ritorno. E poi Pinto si è espresso con maggiore rilassatezza forse perché aveva certe sicurezze. Mi dispiace perché speravo di arrivare all’ultimo incontro e giocare il pareggio con Garello dove avrei avuto chances di vittoria. La classifica preferisco non guardarla perché sono tutti molto lontani da noi. Sarà difficile fare risultato contro Carrara ma ci proviamo, poi ci sono altri due incontri alla nostra portata con Lomellino e Marcozzi. Dando il massimo si può arrivare vicino a qualche avversaria ma oggi era fondamentale fare almeno un punto. Nelle prossime gare ci sarà nuovamente Catalin Negrila, sperando di avere maggiori soluzioni a disposizione”.
UN ALTRO DERBY CHE PREMIA GLI ALTRI
Neppure il ritorno di Ana Brzan, autrice degli unici punti norbellesi, è servito a spronare il collettivo sempre più inguaiato nei bassi fondi a sole quattro giornate dal termine. Federico Concas e Cesare Mozzi perdono una sfida a testa al quinto set. Manca un qualcosa capace di dare la spinta decisiva.
LA D1 E’ SEMPRE PIU’ VICINA
Con maggiore coesione tra campo e panchina i risultati sarebbero migliori. Resta però il fatto che l’organico sta dimostrando giornata dopo giornata di non meritare il palcoscenico del più importante campionato regionale. Punti giallo blu di Eleonora Trudu e Andrea Franceschi. A secco Antonello Ledda.
NON BASTA UN TONICO SAU
Hanno vinto i più forti ma il prode tonarese Augusto Sau smentisce tutte le voci di corridoio che lo vogliono unicamente come arbitro di belle speranze, realizzando una bella doppietta. Migliora sensibilmente l’acciaccato Mauro Mereu mentre un altro aspirante arbitro, Franco Sanna, si augura di vivere momenti agonistici migliori.